A due anni dall’uscita del primo, siamo pronti a presentare il secondo volume dell’albo a fumetti su Nestor Makhno “La rivoluzione russa in Ucraina”.
Il fumetto verrà presentato il 1 ottobre a Carrara (ore 17.30, sala di rappresentanza del comune) e il 3 ottobre a Firenze nell’ambito delle vetrine dell’editoria anarchica (ore 16.20, presso Obihall). Sarà con noi l’autore, esporremo le tavole originali e proietteremo dei video sulla realizzazione del fumetto.
Il prezzo di lancio del fumetto è di 15 euro e si può ordinare per ora scrivendo a archivio.germinal@gmail.com. Per chi si è perso il volume 1, che sta per terminare, sarà presto disponibile una versione in formato digitale (presto nuove info su un sito dedicato).
Di seguito, l’introduzione al secondo volume.
È con grande soddisfazione che ci accingiamo, a quasi due anni dall’uscita del volume uno, a presentare la seconda parte dell’albo a fumetti di Jean Pierre Ducret La rivoluzione russa in Ucraina. E il fatto stesso che siamo riusciti a portare a termine nei tempi che avevamo stabilito l’impresa (perché di impresa, nel senso di azione avventurosa – per rimanere in tema – mi sento di parlare) del volume due è segno degli ottimi frutti che ha portato il primo.
Il progetto del fumetto su Nestor Makhno parte, infatti, da lontano. Sono passati almeno trent’anni da quando l’idea nacque, e alcuni purtroppo non hanno fatto in tempo a vederla realizzata. Ma infine, nell’ottobre 2013, usciva il primo dei tre volumi previsti (così pensavamo, ma il nostro autore continua a disegnare!) sulla rivoluzione russa in Ucraina.
Non essendo editori professionisti, e tanto meno esperti del mondo del fumetto, abbiamo imparato facendo. Dall’autunno 2013, abbiamo iniziato a viaggiare per l’Italia e a portare in giro il fumetto e la sua storia. E proprio parlando con le persone, alle presentazioni, ci siamo resi conto che ci sono molte cose interessanti da dire sul fumetto, sul “come si fa” (sia dal lato dell’autore che da quello della produzione) questo fumetto, che non venivano riportate nell’introduzione – che riproduciamo integralmente – e che vale la pena scrivere brevemente in questa prefazione.
L’albo che avete tra le mani, opera prima di un autodidatta del disegno e della storia, è originariamente scritto in francese, ma viene pubblicato (per ora) solo in italiano. Le grandi tavole originali, disegnate a mano da Jean Pierre, vengono prima fotografate, poi elaborate graficamente e infine impaginate. Intanto, qualcuno sta traducendo dal francese all’italiano. Quando tutto il materiale è pronto, con un font creato appositamente a partire dalla scrittura dell’autore, i baloons vengono riempiti con la traduzione. Tutto il lavoro che sta dietro al fumetto è volontario, compreso quello dell’autore. Ed è degno di nota il fatto che molti dei dialoghi tra i personaggi – ma in generale tutta la storia che viene narrata – siano ripresi quasi integralmente da testi storici, uno per tutti (ma si vedano i numerosi rimandi in nota) La rivoluzione sconosciuta di Volin.
Una volta stampato il fumetto, comincia la seconda parte dell’impresa, non meno impegnativa della prima: andare in giro e diffondere le copie. Il nostro obiettivo era di finanziare il secondo volume attraverso il primo, e ci siamo riusciti. In questi due anni di presentazioni su e giù per l’Italia, da Frosinone a Pordenone, abbiamo incontrato moltissime persone che ci hanno ospitati e si sono appassionate al fumetto, ed è stata – sia per noi che per l’autore – un’esperienza entusiasmante.
Volevo spendere quindi qualche riga per ringraziare pubblicamente chi ha fotografato, chi ha elaborato le immagini e impaginato, chi ha tradotto, chi ha stampato, chi ci ha aiutato a diffondere le copie, chi ci ha ospitato per le presentazioni, chi è venuto a sentirci parlare e chi – recentemente – si è offerto di portarci anche nel mondo dell’editoria digitale… Oltre, naturalmente, chi ci fornisce questa bellissima storia da pubblicare. Quella che leggerete è un po’ un’opera (un’impresa?) collettiva, e grazie a tutti siamo arrivati a questo punto. Adesso non resta che ricominciare il giro, con l’obiettivo di avere il terzo volume tra due anni. E, forse, non sarà l’ultimo.